Questo testo fa parte dell “Allegato 1” depositato il 6 aprile 2017 presso la Corte Costituzionale italiana , intitolato “ricognizione della lingua veneta e di altri caratteri storici, sociologici e culturali del popolo veneto (art.2 L.cost.n. 340 del 1971 e art.2 L.reg.n.1 del 2012 Regione Veneto) ” – l’autore è Loris Palmerini
Dalla fondazione delle città e da numerosissime scoperte archeologiche sopratutto degli ultimi 50 anni, è stata accertata la presenza dei Veneti nell’alto Adriatico da almeno 3200 anni. La loro probabile origine è l’attuale Polonia dove originariamente esisteva l’antica città di “Venezia” nel mar Baltico (poi scomparsa intorno al XII a.C. per un cataclisma), ma derivano da i Veneti il loro nome i fiumi Vistola e Venta (in Polonia). Attorno al XII a.C. questo ethnos degli indoeuropei fondò decine di città specialmente in una ampia area dell’Alto Adriatico, ed infatti risultano fondate o rifondate in quel tempo Padova, Este, Montebelluna, Cittadella, Lagole, Altino e molte altre, e sono ancora toponomi derivanti dall’etnhos “Veneti” o dalla lingua venetica quelli dell’Adige (dal venetico “ad isere” = il fiume) il monte Venda, e molti luogi anche nell’Istria e nella Carinzia che odiernamente conservano il loro nome derivato dalla lingua venetica. La stessa civiltà veneta si espande in diverse direttive europee, una sua diramazione, il gruppo dei Venetulani, fondano l’antica città che poi divenne Napoli, in Sicilia c’è Venetico, secoli dopo il lago di Costanza è chiamato dai romani Lacus Venetus….. sono i Veneti che con la loro lingua danno molti nomi a luoghi e città e specialmente ai fiumi e alle vie d’acqua, mezzo privilegiato di comunicazione.
L’Adige era l’arteria dei commerci dalla Alta valle dell’Adige ad Adria, che, oggi insabbiata nell’entroterra, allora dava il nome all’Adriatico per la sua importanza. In essa i Veneti commerciavano con le principali civiltà, e commerciavano propri prodotti come i gioielli, la ceramica, l’ambra, metalli lavorati, oggetti di terracotta ma anche prodotti alimentari, il vino e opere artistiche e religiose.
Potremmo chiudere la ricognizione dell’esistenza del popolo veneto verificando che la maggior parte delle stesse attività sono tuttora svolte dai veneti.
Ma basti riportare la voce sui Veneti preromani liberamente consultabile sulla enciclopedia Treccani ( che contiene già una nutrita bibliografia) per evidenziare una continuità millenaria dei Veneti con quelli odierni.
I VENETI – da http://www.treccani.it/enciclopedia/popoli-e-culture-dell-italia-preromana-i-veneti_%28Il-Mondo-dell%27Archeologia%29/
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