Bando per la Grafia Veneta Legale
Aggiornamento sulla progressione dei lavori della Commissione sulla Grafia Veneta Legale :
13 febbraio – sono 8 le proposte di Grafie da valutare pervenute da 7 soggetti
12 febbraio – la proposta di regolamento della Commissione è in fase di elaborazione
11 febbraio – la Commissione ha nominato proprio Presidente il prof. Franco Rocchetta, coadiuvato da due “meriga” (aiutanti) nelle persone della scrittrice Deborah Coron e del On. Mauro Bonato
5 febbraio – i Commissari hanno deciso di lavorare attraverso email e un forum
1 febbraio – sono 13 i commissari componenti la Commissione
31 gennaio – scade oggi il termine di presentazione delle proposte di grafia della lingua veneta
La Lingua Veneta è stata riconosciuta nel 1981 dal Consiglio d’Europa (Doc. 4745 on Minority language), ed ha codice “vec” nel codice ISO (ONU) 639-3 delle lingue. E’ dunque una lingua riconosciuta internazionalmente, ma questa lingua non è riconosciuta dalla Repubblica Italiana, e poiché è chiarissimo che la Lingua Veneta ha tutte le caratteristiche di lingue minoritarie riconosciute come il Friulano, il Ladino e l’Occitano, ma in aggiunta la Lingua Veneta è stata Lingua ufficiale della Repubblica Veneta, è chiaro che questo fatto è una negazione discriminatoria di diritti umani. Per questo motivo la lingua Veneta non viene studiata nelle scuole, nelle Università e dai fanciulli nonostante la notevole produzione letteraria, teatrale e musicale anche contemporanea.
Il mancato riconoscimento della Lingua Veneta da parte della Repubblica Italiana è la dimostrazione della sopraffazione operata dalla Repubblica Italiana verso la cultura e l’identità Veneta, verso i diritti del popolo veneto.
Non si deve confondere il “popolo veneto” (art.2 L.n.340 del 1971 e poi legge statutaria del Veneto n°1 del 2012) con i parlanti lingua Veneta (per esempio sui monti Lessini si parla Cimbro) né si può confondere i residenti in Regione Veneto con il Popolo Veneto perché i Friulani sono identitariamente Veneti che per metà parlano lingua Friulana ed il resto lingua Veneta o Slovena, mentre la Venezia Giulia (con Pordenone, Trieste ecc) e parte della provincia di Brescia parlano lingua Veneta standard. Inoltre sono ceppi di lingua Veneta anche quelli di Bergamo,del Cadore e altre. Sono identitariamente Veneti anche una parte di Istriani e delle Isole già della Repubblica di Venezia, ed altri territori di essa. Esiste inoltre un folto numero di parlanti lingua Veneta nel Rio Grande do Sul, in Brasile, circa 1,5 milioni, discendenti degli emigranti di fine 1800.
Il Popolo Veneto dunque parla diverse lingue, alcune riconosciute come lingue minoritarie (Friulano e lingue germaniche come il Cimbro), ma la lingua più diffusa, quella Veneta, non è stata riconosciuta dalla Repubblica Italiana nonostante la sua storia e l’essere stata lingua di Stato.
Il Popolo Veneto ha però i diritti previsti internazionalmente , ed ha visti legalmente riconosciuti i diritti anche di minoranza nazionale in base alla legge reg.del Veneto n°28 del 2016 . Non si deve confondere il Popolo Veneto con l’insieme di coloro che esercitano i diritti di minoranza nazionale. Questa legge regionale esplica effetti anche al di là dei confini della Regione, perché l’ente Regione è riconosciuto dalla Costituzione (art.117 c.4 ) come esclusivamente competente per la Repubblica Italiana nella materia “minoranze nazionali”, mentre la legge internazionale ratificata (L.n.302/1997) estende l’esercizio dei diritti di minoranza in tutto il territorio storico di minoranza nazionale compreso quello in altri stati aderenti, quindi non solo l’Italia, ma anche Slovenia, Croazia, Montenegro ecc. Che sia la Regione e non lo Stato ad avere competenza esclusiva sulle minoranze nazionali è dimostrato dal fatto che alle 12 minoranze linguistiche riconosciute dalla legge n°482 del 1999 non vengono riconosciuti i diritti di “minoranza nazionale” riconosciuti dal trattato “Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali” L.n.302 del 1997, ossia si tratta di materia differenziata di esclusiva competenza regionale in quanto non elencata in costituzione.
Aggregazione Veneta è l’ente che rappresenta Istituzionalmente i diritti di “minoranza nazionale” del popolo veneto, ossia quelli riconosciuti dalla
“Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali” del Consiglio d’Europa, fra i quali ci sono i diritti linguistici al pari delle minoranze linguistiche, se non maggiori.
Aggregazione Veneta è un ente che svolge la funzione pubblica di raccogliere le dichiarazioni di nazionalità veneta, concetto che definisce essa stessa nell’Assemblea delle associazioni maggiormente rappresentative, fra cui l’Anagrafe del Popolo Veneto che ha raccolto migliaia di dichiarazioni in conformità al diritto internazionale. Per questo Aggregazione Veneta ha il potere legislativo di conferimento dei diritti soggettivi di appartenente alla minoranza nazionale.
Le funzioni di ente di Aggregazione Veneta derivano insomma dai fatti ed atti giuridici venuti in essere in base alla Costituzione, alle leggi internazionali e regionali, quindi l’Ente Aggregazione esercita la propria funzione in tutto il territorio di minoranza nazionale veneta (da Bergamo all’Istria ) , ed i diritti umani devono prevalere secondo la Costituzione e le leggi internazionali.
Valendosi della propria autorità Aggregazione Veneta ha emanato il bando per la standardizzazione della Grafia della Lingua Veneta.
i singolo che come associato, può presentare una proposta di Grafia, e può candidarsi come esperto per la commissione di valutazione.
Il Bando è pubblicato nella delibera del 20 dicembre 2017:
Bando per la definizione grafia unica lingua venetaLa scadenza per la presentazione per la candidatura alla commissione di valutazione è il20 gennaio 2018.27 gennaio ore 0
L’insediamento della commissione da parte dell’ assemblea è il22 gennaio 2018. entro il 31 gennaio.
Il termine per la presentazione della proposta viene spostato al: 31 gennaio 2018La scelta definitiva dell’ente preposto è il 19 febbraio 2018