Chiarimenti sul ricorso avverso il DL Lorenzin
Aggregazione Veneta ha depositato in Corte Costituzionale un ricorso volto a far valere:
– il diritto a non essere sottoposti a vaccinazioni obbligatorie (che prima della legge esisteva solo ed esclusivamente nella Regione Veneto)
– il diritto alla sicurezza sanitaria a fronte di diverse sostanze sconosciute presenti negli attuali vaccini
– il diritto a non essere sottoposti a sperimentazioni quali quelle che si sono imposte per legge
– il diritto al rispetto della legge e della Costituzione da parte del governo che ha decretato d’urgenza in assenza di una urgenza sanitaria (non c’erano 12 epidemie in corso!)
– il diritto che l’obbligatorietà ad una vaccinazione venga imposta solo in caso di epidemia e solo per il tempo necessario
Tecnicamente il ricorso è in appoggio a quello della Regione Veneto, che ha lamentato danni economici e una interferenza nelle politiche regionali, oltre che la mancanza di adeguati test pre-vaccinali a fronte di nuove vaccinazioni.
Per il fatto che da anni la Regione Veneto ha abolito l’obbligatorietà vaccinale, e per il fatto che il ricorso è partito dalla Regione Veneto, è giuridicamente giustificato il ricorso avverso l’obbligo vaccinale solo per i residenti in Veneto. Nulla impediva ai cittadini di altre regioni di fare ricorso contro la precedente legge, la nuova legge estende l’ obbligo a più vaccini, ma di fatto per i cittadini di tutta Italia l’obbligo c’era già. Quindi giuridicamente chiunque poteva (e forse doveva) fare ricorso in precedenza, di conseguenza non può ora inserirsi nella questione che riguarda la Regione Veneto ( questa opinione è personale di Loris Palmerini alla luce dei principi giuridici).
Tuttavia il ricorso di Aggregazione Veneta avrà evidentemente un impatto sulla generalità e persino su tutta Europa. Infatti qualora il ricorso non venisse accolto o non venisse dichiarata la incostituzionalità della legge esso è strutturato per permettere ad Aggregazione Veneta di ricorrere al Tribunale dei diritti dell’uomo. Questa punta di diamante è comunque disponibile ad ogni sostenitore di questa specifica battaglia.
Per chi vuole restare aggiornato sul ricorso di Aggregazione Veneta, sulle serate informative, e vuole sostenere l’azione, può entrare nella chat WhatsApp
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Occorre dire che i i danni di QUESTI vaccini sono sempre più riconosciuti dai medici che fanno scienza, e quindi dai giudici
Tornando al ricorso si può leggere in dettaglio e anche il ricorso stesso da questo indirizzo
https://veneta.link/comunicato-stampa-aggregazione-veneta-presenta-ricorso-alla-corte-costituzionale-avverso-al-dl-lorenzin-convertito-in-legge-ed-a-sostegno-della-regione-veneto/
Conviene mettere in evidenza alcune questioni rispondendo ad alcune domande.
Aggregazione Veneta, pur rappresentando la minoranza nazionale veneta, riconosciuta dalla legge reg. del Veneto n.28 del 2016, persegue fini generali e apartitici. E’ aperta ad ogni collaborazione sul tema. Non è un partito, non sarà mai un partito, svolge una funzione pubblica e di tutela generale, in questo caso valevole per tutti gli esseri umani. Per questo nello statuto di AV c’è il divieto ai propri rappresentanti di essere esponenti di un partito.
C’è bisogno di far sentire che la libertà è possibile, anzi è un diritto, che siamo in tanti, indipendentemente dalla bandiera, sono i nostri valori che contano, di essere umani, in questo caso sono anche l’espressione di una identità millenaria.
D:Quando verrà fissata l’udienza di discussione ? Che tempi sono previsti?
R: nel mese di agosto i giudici sono in ferie, probabilmente l’udienza verrò fissata per la metà del 2018
D:La regione del Veneto ha chiesto una sospensiva, verrà accolta ?
R: Il fatto sarebbe una novità molto importante, normalmente a ordinare la sospensiva è il TAR e non la Corte Costituzionale.
D: E’ vero che che la Corte Costituzionale si è fatta sentire presso Mattarella?
R: Noi non ne abbiamo notizia, la cosa sarebbe però irrituale e metterebbe in discussione l’indipendenza del Presidente della Repubblica
D: Noi genitori possiamo chiedere la sospensione dell’obbligo vaccinale fino a chiarimento in giudizio?
R: normalmente lo può fare chi ha presentato ricorso. Aggregazione Veneta è disponibile a farlo ricorrendo al TAR
D: E’ vero che se la corte costituzionale accoglierà il ricorso presentato da Zaia, la legge decadrà in via definitiva?
R: Il ricorso della Regione Veneto non ha messo in discussione l’obbligo delle vaccinazioni, né la sicurezza di questi vaccini, queste verranno discusse se verrà accolto il ricorso di Aggregazione Veneta che sostiene e appoggia quello della Regione.
D: se la legge sarà annullata perché incostituzionale, ciò varrà per tutta Italia?
R: dipenderà dalla pronuncia, molto difficilmente la legge verrà cancellata per intero, nessuno l’ha chiesto.
D: l’obbligo vaccinale rimarrà per tutta Italia?
R: Il ricorso della Regione Veneto non mette in discussione l’obbligo vaccinale, per cui anche se venisse accolto, non dichiarerebbe l’incostituzionalità per intero della legge. Certamente il punto della mancanza d’ urgenza sollevato dalla Regione, potrebbe far venir meno l’iniziativa del governo fin dall’inizio. Ma questo non impedirebbe una futura legge che imponesse l’obbligo. Noi di Aggregazione Veneta invece abbiamo sollevato proprio la questione della obbligatorietà, che per noi non è ammissibile, perché contrasta con principi fondamentali. Una sentenza su questo chiuderebbe la faccenda per sempre, perché nessun governo in futuro potrebbe mai più imporre le vaccinazioni se non in casi di estrema emergenza, cioè epidemia, e solo ed esclusivamente per quella epidemia. Inoltre abbiamo sollevato la problematica degli adiuvanti, cioè della tossicità, della mancanza di studi su di essi, e questo dà ragione a quello che stanno dicendo i medici specializzati, quindi si farà valere la necessità di più approfonditi studi e della verità dei risultati delle vaccinazioni di massa che ora emergono anche dai dati AIFA. Anche questo è stato sollevato da noi e costituirà un precedente di valore definitivo per le politiche non solo italiane ma dell’intera Europa (eventualmente ricorrendo al Tribunale dei diritti dell’uomo)
D:fino a quando regioni o associazioni o altro possono fare ricorso alla corte costituzionale?
R: l avv Della Luna diceva che bisogna presentare ricorso entro il 3 agosto.Occorre però notare che questo valeva solo per i residenti in Regione Veneto, in quanto la Regione ho fatto ricorso e lo ha pubblicato il 18 luglio. Il fatto che a mio avviso (NB: Loris Palmerini) solo i residenti della Regione Veneto possono presentare ricorso sulla questione dell’ obbligo vaccinale deriva dal fatto che le altre regioni non hanno mai tolto questo obbligo, mentre in Regione Veneto l’obbligo non c’è da molti anni. In ogni caso a questo punto non ha molto senso presentare altri ricorsi, a meno che non si voglia evidenziare altri punti che aggregazione veneta non ha già messo in discussione, ma io credo (Loris Palmerini) che solo i residenti della Regione Veneto possano “entrare” nel ricorso proposto dalla Regione.
D: la sospensiva della legge da parte della Regione Veneto o altri è stata chiesta, ma si riuscirà ad ottenerla prima di settembre?
R: la Regione Veneto ha chiesto la sospensione per il fatto che il decreto legge non prevedeva sufficienti fondi, ed inoltre non prevedeva adeguati test pre vaccinali. La legge può aver sanato questi aspetti, quindi a mio avviso (Loris Palmerini) occorrerà in ogni caso fare ricorso contro la legge e non contro il decreto, il che è molto difficile per un cittadino in termini di costi. Per altro i giudici attualmente sono in ferie, solo in casi estremi si riuniscono, per conto mio ci sono pochissime speranze che venga dichiarata la sospensione da parte della Corte Costituzionale. Secondo me bisognerebbe rivolgersi al Tar, ma per gli stessi motivi sopraddetti la cosa deve partire dalla Regione Veneto ( lo ripeto, siccome l’obbligo vaccinale non esisteva solo in Veneto, solo i residenti in Veneto possono pretendere la sospensiva perché la legge lede un loro diritto).
D: noi cittadini stiamo facendo esposti cosa altro possiamo fare? Aggregazione Veneta può fare altro?
R: gli esposti, se ben sostenuti da prove scientifiche e di reato, hanno qualche possibilità, ma non in tempi brevi: mediamente l’udienza si farà fra uno o più anni, sempre stando al buon cuore e coraggio dei magistrati. Secondo me invece bisogna rivolgersi al TAR del Lazio, ma partendo dal Veneto perché qui l’obbligo non c’era. Aggregazione Veneta ha impugnato la costituzionalità della legge, quindi abbiamo titolo per chiedere la sospensione che normalmente si fa al TAR. Di sicuro i residenti di altre regioni, non hanno il diritto di chiedere la sospensione dell’obbligo vaccinale perché ce l’avevano già prima e non lo avevano esercitato. Per fare ricorso al TAR ci vogliono diverse migliaia di Euro, Aggregazione Veneta ha gli strumenti e la posizione giuridica per procedere, ci serve però il sostegno dei genitori che tramite noi vedono rappresentati i loro diritti,e sono interessi generali dei veneti, soprattutto l’interesse alla salute alla protezione del proprio corpo, ma dunque di ogni essere umano.
D: perché oltre alla Regione Veneto e Aggregazione Veneta le altre associazioni dei consumatori o quelle come Corvelva o Comilva non hanno fatto ricorso?
R: noi non sappiamo se questo è vero, e se è vero il perché, Aggregazione Veneta non è in competizione con nessuna organizzazione, non è una associazione che si occupa delle vaccinazioni, e per questo chiede il sostegno di tutte le organizzazioni attive sul tema.
E’ anche vero che non è facile destreggiarsi fra i meccanismi istituzionali, di solito chi persegue un interesse di qualche tipo, non necessariamente conosce bene anche i meccanismi giuridici per la tutela. Personalmente (Loris Palmerini) ho studiato per molti anni sia diritto costituzionale che diritto internazionale e diritti umani, e sono il padre di una legge regionale, che appunto tratta di diritti umani. Per questo il ricorso è già scritto in modo che qualora non ci accogliessero potremo ricorrere al Tribunale dei diritti dell’uomo. Comunque l’importante è che ci sia qualcuno che porta avanti i principi generali sulla questione. Io tenderei sempre a dare forza a chi sta facendo la battaglia e può vincere.
D: ma se sono scaduti i 60 giorni di validità del decreto e la legge non è stata pubblicata, c’è l’obbligo vaccinale?
R: resterebbe in vigore la normativa precedente. temiamo la legge verrà pubblicata.
D: dato che il DL Lorenzin e la legge (quando sarà pubblicata) non introducono l’obbligo vaccinale, ma estendono l’obbligo a molti più vaccini, come ci si può difendere ?
R: purtroppo attraverso un ricorso al giudice ordinario che richiederà molti anni per arrivare a conclusione
D: dato che l’obbligo vaccinale introdotto dal DL (e/o dalla legge) prima non c’era nella regione Veneto ed esclusivamente in questo territorio, cosa possono fare i Veneti?
R: i residenti in Regione veneto non avendo PRIMA l’obbligo vaccinale, A MIO AVVISO (Loris PAlmerini) sono i soli che hanno diritto di presentare il ricorso in Corte Costituzionale avverso il DL riguardo questo specifico punto, perché vengono lesi e privati da un diritto loro prima riconosciuto. In attesa della decisione della Corte Costituzionale possono chiedere un sospensiva in attesa si chiarisca
D: la Regione Veneto ha fatto ricorso, ma ha toccato il punto dell’obbligo vaccinale introdotto dal DL (e/o dalla legge quando sarà pubblicata) ?
R: a nostro avviso non lo ha fatto.
D: la conversione in legge è stata approvata dal Parlamento. se il presidente la pubblicherà sarà legge. Se non lo pubblicherà?
R: sarebbe un vero atto di sfiducia del parlamento e potrebbe anche far cadere il governo per motivi politici.
D: la Regione Veneto ha chiesto la sospensione del DL, lo può chiedere qualcun’altro?
R: per costituzione dopo 60 giorni il DL non ha più valore, ovviamente non ha più senso chiedere ora la sospensione del DL . La sospensione della legge (quando sarà pubblicata) è un’altra partita, in particolare sull’obbligo vaccinale noi siamo disponibili a rappresentare gli interessi di tutti, e credo che in realtà siamo gli unici giuridicamente titolati in quanto presenti nel giudizio costituzionale con questo interesse leso, i Veneti vedono leso il diritto di libertà vaccinale per i motivi giuridici sopra detti, siamo dunque gli unici portatori di questo interesse giuridicamente riconoscibili dal punto di vista della Corte Costituzionale
Il lavoro delle Associazioni va benissimo, Aggregazione Veneta non intende sostituirsi ad esse, sostiene l’azione generale, abbiamo messo sul tavolo della Corte Costituzionale gli elementi sopraddetti che fino ad ora non c’erano e che sono nostro interesse di Veneti, ma in effetti anche di tutti i cittadini e di tutta Europa, a vantaggio di tutti. Eventualmente andremo in Tribunale dei diritti dell’Uomo per farli valere, dove si arriva dopo aver portato la questione in una Corte legittimata e aver fatto tutti i gradi possibili.
D: dopo tutto questo, chi è Aggregazione Veneta e di cosa si occupa?
R: Aggregazione Veneta è un insieme di associazioni maggiormente rappresentative della identità, storia, cultura del popolo veneto, valori riconosciuti e protetti dall’art.2 dello Statuto della Regione Veneto. I Veneti non sono i residenti della Regione Veneto, ma un popolo millenario che si estende in più regioni e più stati, dalla gloriosa storia e cardine del Rinascimento. Aggregazione Veneta svolge il compito di “anagrafe” previsto dalla L.reg.n.28 del 2016 e di rappresentanza internazionale dei diritti di minoranza nazionale riconosciuti come diritti umani dalla “Convenzione-Quadro sulla protezione delle minoranze nazionali”. Per questo Aggregazione Veneta non è e non sarà mai un partito, può però tutelare e rappresentare i diritti generali del popolo veneto, anche internazionalmente.