177 solleciti alla Giunta del Veneto per salvare la legge reg. 28/2016
Il giorno 20 marzo 2018, in Corte Costituzionale c’è stata l’udienza sulla legge reg. del Veneto n° 28 del 2016, che ha riconosciuto ai Veneti i diritti della “Convenzione-Quadro per la protezione delle minoranze nazionali”. Ovviamente tali diritti sono stati riconosciuti ai Veneti in senso etnico, e non come residenti, come ha sostenuto il Governo. E stiamo parlando sostanzialmente degli stessi diritti di cui godono i Tirolesi della provincia di Bolzano.
La Regione Veneto non ha fatto valere questo ovvio elemento che la legge non riguardava i residenti della Regione ma i Veneti in senso etnico. Questo nonostante il nostro sollecito e le nostre missive, e non ha fatto valere nemmeno alcun ritardo del ricorso del Governo nonostante 177 email inviate dai cittadini tramite il nostro sito.
La Regione Veneto non solo non ha sottolineato l’importanza della legge a fronte delle discriminazioni che i Veneti subisco, per esempio riguardo la negazione della loro lingua, ma non l’ha difesa del tutto. In udienza l’avvocato Bertolissi rappresentante della Regione Veneto, ha dichiarato alla Corte che “la legge non serve a nulla”.
La Regione non ha fatto nemmeno valere la propria competenza esclusiva ai sensi dell’art.117 Costituzione.
Riguardo alla partecipazione di Aggregazione Veneta, ci è stato rifiutato l’intervento in violazione dell’art.15 della Convenzione-Quadro per la protezione delle minoranze nazionali, e la Corte, pur richiesta,non ha voluto nemmeno sentire Loris Palmerini, autore della Legge in questione.
Stiamo attendendo la sentenza prima di ulteriori commenti, e comunque da essa ci saranno conseguenze politiche e giuridiche di una certa importanza.
Guarda il video di spiegazione sul sollecito che abbiamo chiesto di inviare alla Regione